curiosità stroriche padovane  1°

ANCORA DELITTI MEDIOEVALI

Anche Giacomo II da Carrara, che fu quinto signore di Padova, comincio la sua carriera principesca macchiandosi di delitti come suo padre Ubertino, del quale abbiamo parlato precedentemente. Giacomo ardeva di invidia perchè invece di lui era salito al potere Marsilietto Papafava da Carrara suo parente, e la notte del 6 maggio 1345 lo aggredì nel suo palazzo, e lo uccise a tradimento.

II povero Marsilietto aveva assunto la Signoria il 27 marzo 1345, quindi governo Padova per soli 40 giorni. Non contento di ciò Giacomo falsifico i sigilli principeschi, e simulando gli ordini dell'assassinato, s'impadronì dei castelli del territorio ,nei quali pose a guardia i suoi sgherri, chiuse in prigione i nipoti di Marsilietto, diede salvacondotto ai banditi, perche rientrassero in città ad aiutarlo, apri le carceri liberando i ladri e gli assassini per incorporarli 'nelle sue schiere, creandosi cosi dei fedeli seguaci.

Divenuto Signore di Padova mediante queste perfidie, Giacomo volle farsele perdonare e divenne tanto benevolo che in breve conquisto l'amore del popolo e dei nobili padovani. Divento generoso e giusto, onorò grandemente il Petrarca, allora ospite di Padova, e gli divenne amico, chiamo i più illustri uomini d'Italia ad insegnare nell'Università, fece alleanza coi Veneziani e Ii aiuto nella conquista di Zara, come 'pure aiuto l'imperatore Carlo IV nella conquista del Tirolo.

Ma il delitto che gli frutto il potere sprono un suo parente a ritentarlo contro di lui, e la sera del 21 dicembre 1350 durante un banchetto nel suo palazzo, Guglielmo da Carrara figlio illegittimo di Giacomo I nonno di Giacomo II lo uccise a tradimento. Padova intera lo compianse e gli fece solenni funerali, cd il Petrarca immortalava il proprio dolore e quello del popolo tutto nell'epigrafe da lui dettata e che leggesi tutt'ora sulla tomba di Giacomo nella chiesa degli Eremitani.

 

PDF
 
TORNA TORNA
Ignazio Sommer (Merzio)